Korakuen

Secondo l’antico folklore estremo orientale, le gru sono animali portatori di fortuna: per questo motivo il giardino ha ospitato fin dalla sua fondazione numerosi esemplari di varie specie di gru, in particolare gru dalla testa rossa (anche note come gru della Manciuria, Grus japonensis) note per il loro elegante portamento, per il piumaggio bianco e nero e per la loro peculiare testa spiumata che mostra la cute rossa.

Sfortunatamente, dopo il bombardamento aereo del 1945 tutte le gru scomparvero dal giardino. Alcuni anni dopo, nel 1956, due gru dalla testa rossa sono tornate al Korakuen grazie alla donazione di Guō Mòruò, scienziato cinese e presidente dell’Accademia cinese delle scienze, che aveva studiato a Okayama durante il periodo delle scuole superiori e ha donato i due uccelli in segno di gratitudine verso la città che l’aveva accolto in gioventù. Una stele posta accanto alla voliera delle gru riporta una poesia di Guō che comunica i suoi sentimenti:

Il Korakuen, verso cui provo nostalgia dai tempi della scuola,
con la guerra ha perso il castello e ora il suo paesaggio è così solitario.
Voglio dunque donare questi uccelli,
sperando che facciano amicizia con il giardino.

Successivamente, grazie alla collaborazioni di veterinari e specialisti della città di Kushiro in Hokkaidō, lo staff del Korakuen è riuscito con successo a far riprodurre le gru, che sono tornate a percorrere i prati del giardino col loro incedere aggraziato.

Attualmente Okayama è la prefettura col maggior numero di gru dalla testa rossa allevate in cattività in Giappone, grazie alle varie decine di esemplari ospitate presso diverse strutture locali. Otto di queste gru abitano al Korakuen: solitamente sono tenute nella loro voliera, ma in giorni specifici e per alcune festività sono lasciate libere di passeggiare e volare nel giardino, in particolare a Capodanno quando si librano in cielo per portare felicità e auguri di un sereno futuro.